27 dicembre 2018

Siediti comodo

La sedia, uno degli oggetti più comuni nelle nostre abitazioni, nasconde interessanti retroscena dietro i suoi più semplici utilizzi . Ogni paragrafo qui seguente presenta diversi e interessanti aspetti riguardo questo oggetto.

Un articolato lessico, sia nei dialetti che nelle lingue del mondo, dimostra e ribadisce come la sedia in realtà sia un oggetto coinvolto appieno nelle nostre vite. Utile al fine di una maggiore comprensione, consiglio di approfondire il significato etimologico dei vari termini.

Il profondo rapporto con la quotidianità ha permesso di sviluppare una presenza nella cultura popolare, nei numeri (vedi smorfia napoletana) e nei proverbi.


Proprio per i suddetti motivi le arti figurative hanno fatto largo uso di questo oggetto in quanto forte il significato simbolico che le appartiene, tanto da essere spesso utilizzata anche in copertine discografiche, in vignette di fumetti, francobolli e pubblicità.

Per quanto riguarda la letteratura la sua presenza, sempreverde e versatile, è stato spesso il pivot delle opere; dai romanzi alle fiction di fantascienza. Infatti da sempre simbolo di potere trasmette l'idea che chi vi siede debba essere servito, dal trono del re al posto capotavola del capofamiglia.

Le varie sedie inventate, aggiornate negli anni, hanno ricoperto gli utilizzi più disparati tanto da non poterne creare facilmente una tassonomia, è possibile trovarle nelle reggie e nelle cascine, negli studi medici e nei covi dei latitanti.

Le rivoluzioni tecnologiche, data la sua semplice funzione, non ne hanno modificato il funzionamento, ma i metodi di produzione.
Iniziando dal pioniere Thonet che, con la brevettata curvatura a vapore del legno, ne ha reso industriale la produzione.
In seguito i nuovi materiali della rivoluzione tecnologica del '900 hanno offerto ai designer nuove forme, colori e fantasie.
Contemporaneamente gli scienziati hanno trovato nuovi modi di implementare la scienza nella vita di tutti i giorni, dal dentista a chi purtroppo deve starci seduto tutta la vita.

Interessante perciò è vedere come si è evoluto il modo in cui venivano proposte le sedie per la vendita al pubblico tramite i cataloghi, diventati più assortiti grazie all'industrializzazione dei metodi di produzione che ha permesso di avere una maggiore varietà di prodotti proposti.

Nel caso in cui voleste approcciarvi in modo più interattivo (e random access) potreste fare un pò di zapping nell'abbecedario.

Se dopo aver visitato questo blog avrete più domande riguardo la sedia come oggetto di design o sul suo senso fenomenologico, consiglio la seguente bibliografia per eventuali approfondimenti.

20 dicembre 2018

Una sedia in una busta

 Danimarca,1991
 Sedia Hans (moderna)



Svizzera, 2004
La sedia era stata disegnata nel 1939 da Hans Coray in occasione dell'Esposizione nazionale di Zurigo

25 novembre 2018

Abbecedario

a come altalena
b come Barcellona
c come Cattedra
d come dondolo
e come elettrica
f come Faldistorio
g come gestatoria
h come Harry Bertoia
i come impuntura
l come Les Corbusier (chaise longue)
m come Mobistyl
n come norman
o come Otto Wagner armchair
p come portantina
q come Queen (Claudio Dondoli - Marco Pocci)
r come rotelle
s come stercoraria
t come Thonet
u come Udine (Distretto della sedia)
v come Vitra (museo)
z come Zanotta, Sedia sacco

Bibliografia


Per approfondimenti suggerisco:
Sedie,  di Porzia Bergamasco (Autore), Valentina Croci (Autore), Giunti (editore)
Distretto della sedia: design tra passato e futuro, Anna Lombardi (Autore),  Franco Angeli (Editore)
1000 chairs , Charlotte e Peter Fiell(Autore), Taschen (Editore)

L'industria della sedia

Prodotto principalmente di falegnameria subisce uno stravolgimento dei metodi produttivi dopo che Michael Thonet sviluppa nuovi metodi per la curvatura del legno tramite vapore, così si riesce a industrializzare con macchine la produzione, successivamente dopo il progresso tecnologico dei primi anni del '900 e l'utilizzo comune di materiali come acciai e plastiche viene riammodernato il design della sedia, pioniere fu Wassily con la sua sedia.

22 novembre 2018

Brevetti

I brevetti, documenti che attestano la proprietà intellettuale di una tecnologia, da un punto di vista legale danno un vantaggio a chi li produce assicurandogli così un monopolio di quel particolare tipo di produzione. Essendo la sedia un oggetto presente in ogni casa si capisce facilmente perchè i brevetti sono a migliaia; in seguito i riferimenti a 2 brevetti che fanno capire dove possa essere il vantaggio di una nuova tecnologia in confronto a una semplice sedia.

Reclining Chair  US688443A
Inventor
Giovanni B Siccardi
Original Assignee
Giovanni B Siccardi
Priority date
1901-05-24   
Stackable Chair  US06046836
Inventor
David L. Rowland
Original Assignee
Rowland David L
Priority date
1979-06-08

La scienza mette mano alla sedia

  La sedia, data la necessità dell'uomo di doversi pur sedere ogni tanto, è un oggetto che sicuramente farà parte delle nostre vite per diverse centinaia di anni. 

Difficile da sostituire, imbattibile per praticità, versatile in ogni utilizzo ognuno cerca di modificarla secondo le proprie necessità; tra questi vi è la scienza.

Qui in seguito sono presentate alcune soluzioni high tech per intendere in che modo la scienza possa occuparsi di una cosa semplice come la sedia.

 

 

 

 

 La sedia del dentista

 

 Sedie 2.0: ricaricano l'ipod si muovono da sole

 

 La sedia a rotelle controllata con la mente

Design

Sedia “Red and blue” by Gerit Thomas Rietveld

Sedia Thonet N 14

Tulip Chair di Eero Saarinen

Sedia Plastic di Vitra, Charles Eames

Sedia sacco di Zanotta

Chaise Longue di Le Corbusier

Sedia Barcellona

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I numeri della sedia

14: sedia Thonet(la prima sedia di design prodotta industrialmente)
12: il mistero delle 12 sedie(film)
1: persone che ci possono stare sedute

I numeri da giocare al lotto se compare in un sogno a seconda del tipo di sedia
  • Sedia e sedie: 35
  • comoda: 76
  • scomoda: 11
  • di legno: 64
  • impagliata: 47
  • nuova: 37
  • vecchia: 80
  • di lusso: 13
  • imbottita: 30
  • a dondolo: 51
  • a sdraio: 31
  • pieghevole: 9
  • di pietra: 29
  • elettrica: 59
  • con ruote: 17
  • di marmo: 90
  • rotta: 35
  • gestatoria: 55
  • intagliata: 67

I simboli

La sedia di legno pieghevole, spesso associata ad ambiti artistici nell'immaginario collettivo, è usata come simbolo di una mostra fotografica.


 La sedia a rotelle, simbolo di buonsenso civico nel riservare zone (posti auto, posti nel tram,ecc) a chi ha problemi di deambulazione.

12 novembre 2018

La Sedia nelle copertine discografiche

 
Metallica, Ride the lightning (1984)



Adriano Modica, La sedia (2012)


Al buio, Paolo Forte (2018)

Sedia fantascientifica

Space 1999 (1973), serie televisiva italo-britannica di fantascienza.


  
La sedia a uovo di Men in Black (1997)


La sedia del capitano di Star Trek (1966)



Proverbi sulla Sedia

La sedia simboleggia il potere, infatti la sedia al centro di un banco è il posto di lavoro di chi svolge attività intellettuali o comunque di potere. E' quindi facile capire perchè nell'immaginario collettivo quando si parla della sedia si pensa ad un posto di lavoro in un istituzione o comunque ad una posizione precisa nella società.
Con questa chiave interpretativa è ora semplice comprendere i seguenti proverbi, testimonianza di saggezza popolare.
  • Bella sedia trova subito il culo.
  • Chi sta sulla sedia alta spesso traballa.
  • Chi non ha sedia stia sopra la panca.
  • Chi sta in politica deve saper sedere su due sedie.
  • Chi vende il culo non trova sedia adatta.
  • La sedia è fatta per un culo solo.
  • Le sedie diventano sgabelli.
  • Prendi la sedia e siediti in terra.
  • Tra due sedie il culo va per terra.

6 novembre 2018

Nei fumetti

Una seduta imponente incute timore e rispetto allo stesso tempo. Proprio l'elemento giusto da utilizzare in un fumetto, non necessità di spiegazioni o vignette; dice tutto, chi è seduto sopra è la punta della piramide.





Hugo PRATT, in "CORTO MALTESE" Una ballata del mare salato; Rizzolini Lizard, 2017, p.125

5 novembre 2018

Pubblicità


Oggigiorno le pubblicità di sedie sono inserite in contesti più ampi, ciò rende poco interessante ai fini di una riflessione indirizzata al marketing dell'elemento sedia decontestualizzato da un marketing volto a pubblicizzare ad esempio l'arredamento domestico in generale.
E' invece interessante vedere pubblicità d'epoca passata, bisogna comunque riferirsi ad un periodo già industrializzato perchè una pubblicità di questo tipo abbia senso. Infatti essendo possibile riutilizzare gli stessi componenti per produrre sedie leggermente diverse in queste pubblicità si nota come la differenziazione della produzione è punto di forza, ad esempio si fa riferimento a sedie per bambini.
In una pubblicità più recente si vede come il messaggio è stato raffinato parlando di ergonomia e comfort.
 

Che sedia è?

Dare una tassonomia ad un oggetto non è facile, bisognerebbe prima decidere in quali termini affrontare la cosa e decidere quale approccio (fenomeneologico, antropologico..) sia giusto o meno o se possano essere sovrapposte diverse interpretazioni. Lungi da me provare a creare una definitiva è corretta tassonomia propongo un simpatico approccio secondo diverse categorie basilari.


N° di piedi:
  • Sedia 4 piedi
  • Sedia 3 piedi
  • Sedia con tanti piedi  
Locazione
  • Sedia da cucina
  • Sedia del capotavola
  • Sedia nello studio
  • Sedia nel salotto
  • Sedia da scrivania 
  • Sedia della cattedra
Utilizzo
  • Sedia per poggiare i vestiti (in camera da letto)
  • Sedia per dondolarsi
  • Sedia per poggiare i piedi (vicino al divano)
  • Sedia consumata che si mette sul bagnasciuga d'estate
  • Sedia delle vecchiette in strada
  • Sedia lanciata nelle risse
  • Sedia dove sbatti il mignolo
  • Sedia comoda
  • Sedia scomoda 
  • Sedia per sdraiarsi
Materiale
  • di legno
  • impagliata
  • imbottita 
  • di pietra
  • di marmo
  • intagliata
Altre categorie
  • nuova
  • vecchia
  • pieghevole
  • di lusso
  • elettrica
  • con ruote
  • rotta
  • gestatoria

1 novembre 2018

La sedia nella letteratura

Le dodici sedie
Il romanzo si incentra sulla vicenda di un umile impiegato il quale scopre che la suocera in punto di morte abbia nascosto un enorme patrimonio in diamanti nell'imbottitura ricoperta di raso di un antico servizio di dodici sedie da salotto.

Divina commedia (la sedia vuota)
La sedia indica un ruolo, una posizione nella società; si porta dietro un sentimento di sicurezza e soldità.
In questa versione delle opere di Dante curata da Boccaccio parafrasare questo passò non è semplice, nel sonetto fa riferimento diverse volte ad una sedia. Parla di una sedia vuota e di un saliscendi da questa, i 2 riferimenti sono tra loro collegati? Si riferisce ad una posizione di potere nella Firenze dell'epoca oppure è un messaggio più profondo dove lui consiglia se stesso modi più saggi di affrontare la vita?

La sedia bucata (opera teatrale)

28 ottobre 2018

La sedia nel arti figurative



 The empty chair 
di Luke Fildes
The Graphic pubblicò un'illustrazione del giorno dopo la morte di Charles Dickens, mostrando la sedia vuota di Dickens nel suo studio.

Van Gogh ha rappresentato diverse volte delle sedie nelle sue produzioni ma le più importanti sono La sedia di Vincent e La sedia di Gauguin.


I quadri di Van Gogh non nascondo significati solamente dietro le loro pennellate ma in alcuni casi, come in questo, la folle vita del pittore ha permesso di poter accostare alle tele dei curiosi racconti che ci aiutano a comprende meglio quali motivazioni lo abbiano spinto a dipingere un dittico e quindi a meglio interpretare le sue opere.

Dopo aver maturato solo tardivamente la sua vocazione pittorica, Vincent van Gogh si stabilì a Parigi nel 1886 per poi trasferirsi ad Arles, nel Meridione francese, nel 1888, alla ricerca di colori più vividi che potessero esprimere immediatamente i suoi stati d'animo interiori. Qui, dopo i ripetuti inviti suoi e del fratello Théo, fu seguito dall'amico Gauguin, con il quale sognava di fondare un atelier di pittori avanguardisti in grado con l'affratellamento di lottare per un'arte, e per un futuro, migliore. Se le prime settimane di convivenza furono tutto sommato cordiali e indolori, ben presto i rapporti tra van Gogh e Gauguin si incrinarono, per poi raffreddarsi definitivamente. «È raro che Vincent ed io siamo d'accordo su qualcosa, soprattutto quando si tratta di pittura» scrisse Gauguin a Bernard, insofferente di trovarsi in una città «piccola e meschina» come Arles, mentre a Théo van Gogh rivelò: «Vincent ed io non possiamo assolutamente vivere insieme in pace per incompatibilità di carattere». Il 23 dicembre 1888 gli attriti presenti tra i due toccarono il loro massimo apice di virulenza: dopo una lite, infatti, van Gogh si amputò il lobo dell'orecchio sinistro in un impeto di rabbia, inaugurando un'irrimediabile discesa verso la follia per via dalla quale verrà condotto dapprima al manicomio e, poi, alla morte. Gauguin, spaventato, fuggì da Arles e lasciò l'amico solo, abbandonato, disperato. «Intanto posso già dirti» comunicava, esitante, Vincent al fratello nel dicembre 1888 al fratello Théo «che i due ultimi studi sono molto strani. Quadri da 30, una sedia di legno e di paglia giallo piceno su un pavimento di mattoni rossi contro la parete (giorno). Poi la sedia di Gauguin, rosso e verde, umore notturno, pareti e pavimento anch'essi rosso e verde, sul sedile due romanzi e una candela. Su tela e in strato spesso». «Alcuni giorni prima della nostra separazione, ho cercato di dipingere il suo posto vuoto. È uno studio della sua poltrona di legno bruno-rossiccio, con il sedile in paglia verdastra, e - al posto dell’assente - una candela accesa e alcuni romanzi moderni» scrisse poi Vincent ad Albert-Émile Aurier poco dopo aver realizzato le due Sedie. Il progetto di van Gogh, ora, è ben chiaro. Per esorcizzare il senso di vuoto e di smarrimento causato dall'improvvisa partenza di Gauguin, van Gogh ritrasse le sedie sulle quali egli e l'amico si sedevano e conversavano, sull'arte e sul mondo. Le sedie, in questo modo, avrebbero potuto agire come punti di contatto di due amici ormai disgiunti.
Le due sedie, viste proprio come un dittico, occupano interamente la tela e presentano oggetti sopra al sedile che vanno a rappresentare i gusti e le abitudini dei due artisti. Sono disposte schiena contro schiena: le due sedie non hanno niente da dirsi e, anzi, si respingono, a dimostrazione delle forti idee contrastanti dei due artisti.

25 ottobre 2018

La tecnologia nelle civiltà


La sedia nasce come simbolo di ricchezza e potere, il popolo usava infatti sgabelli e panche.

Solo nel rinascimento sarà di uso comune nelle abitazioni.

Per via del semplice scopo l'innovazione e il rinnovamento tecnologico sono stati causati dalla scoperta di nuovi materiali prima, e dalla necessità di una produzione industriale dopo; non dalla necessità di migliorarne le prestazioni.


Nell'antichità erano costruite principalmente in legno con vistose decorazioni e struttura massiccia, potevano esservi raffigurazioni esotiche ma anche inserti in avorio.

Nel periodo romano il suo utilizzo rimane invariato, molti esemplari tipici sono in marmo e ricche di decorazioni.

Nel Medioevo si perdono le forme squadrate di epoca romana ma continua a essere un simbolo di potere, esistono esemplari in marmo e bronzo.

Nel Rinascimento la sedia diventa di uso comune, il materiale più usato è il legno di quercia privo di imbottiture.

Nel XVII la nobiltà francese usa sedie in legno di noce con seduta in cuoio, più snelle e con decorazioni più leggere. Le sedie "Rococo" e lo stile chiamato CHIPPENDALE entrano in scena in forma meno pesante del passato, ma pur sempre con schienali elaborati ed i tipici piedini ad artiglio.

Nel XVIII inizia la produzione industriale della sedie e si ha la massima diffusione tra le classi sociali.

Rivoluzionaria è stata la famosa "SEDIA BISTROT" n. 14 di MICHAEL THONET, che passò dal legno lamellare incollato al tondino incurvato a vapore, con questo procedimento fu possibile produrre su scala industriale, mobili dalle forme eleganti e razionali.

Nei primi anni del '900 la corrente artistica denominata "ART NOUVEAU" (1890-1905) si impone per la maggiore semplicità di peso e forma delle sue sedie.


Nel secondo dopoguerra la rivoluzione tecnlogica portata dai materiali polimerici permette l'utilizzo combinato di diversi materiali e compositi tra cui: Acciaio tubolare;Laminato di legno;Alluminio;Plexiglass;Plastica;Schiume.

La sedia Ring di Thonet oggi.
Le gambe e lo schienale sono in tubolare d'acciaio, il telaio della seduta è stampato in pressofusione d'alluminio, la seduta è in multistrato di faggio stampato, i piedini sono in resina trasparente.È disponibile anche una variante con sedile imbottito in poliuretano espanso e rivestimento in pelle.La sedia è presentata verniciata nei colori bianco, rosso o antracite.

Catalogazione nei secoli

 Il NOSTRO patrimonio
Le più importanti sedie di nazionalità italiana

La sedia thonet
Il pioniere della sedia come la intendiamo oggi




















Le sedie oggi
Un catalogo contemporaneo

Le componenti

 La sedia avendo un scopo semplice ha un altrettanto semplice funzionamento, perciò le sue componenti (presi come elementi funzionali) sono principalmente 3: 
  • piedi (possono essere 3 o più)
  • sedile o seduta
  • schienale 

in alcuni modelli che esulano dal tradizionale concetto di semplice sedia si possono distinguere altre componenti:

  • imbottitura
  • fodera
  • braccioli
  • ruote
  • pistone a gas (per regolazione altezza da terra della seduta)
 

22 ottobre 2018

Etimologia e dizionario


[vocabolario treccani]
Sedia

Mobile su cui può sedersi una sola persona, costituito da un sedile, o piano orizzontale, fornito di spalliera. La forma del sedile, dei piedi o gambe di sostegno e della spalliera possono essere molto vari secondo le epoche, gli stili e i materiali adoperati. Il sedile è per lo più quadrangolare, solo eccezionalmente rotondeggiante o triangolare; può essere costituito da un semplice piano di legno, come negli esempi medievali e del Rinascimento, oppure da una impagliatura di paglia o di speciali canne intrecciate, o anche da un cuscino di stoffa o cuoio imbottito o a molle. I piedi o gambe, comunemente in numero di 4, 3 o 2 in certi tipi antichi, sono per lo più di legno, squadrati, torniti o intagliati, diritti o sagomati, forniti o no di traverse, e presentano una grande varietà di aspetti, fino alle forme geometriche dei moderni tipi di s. metalliche, con sedile in materia plastica. La spalliera, spesso analoga come materiale al sedile, può essere piena o consistere in due montanti laterali con una o più traverse orizzontali di collegamento.

In alcune travi di cemento armato o di acciaio, appoggio a s., il particolare tipo di appoggio ottenuto conformando opportunamente le estremità adiacenti delle travi stesse e appoggiando poi queste l’una sull’altra.

In meccanica, sostegno fisso in ghisa dei supporti delle trasmissioni meccaniche, utilizzato per trasmettere ad altri organi di una macchina le forze esercitate sull’albero; tale sostegno può applicarsi al pavimento (s. ritta) per sostenere i supporti a una certa altezza dal suolo, oppure al soffitto (s.pendente).



[www.etimo.it]
Sèdia
fr.sièga;|sp.spilla|: da un supposto Sèdula, sed'la da Sedere star seduto, fermarsi (v. Sedere e cfr. Seggiola e Sella).

Arnese mobile per sedervi sopra; e più genericamente Residenza, Dimora.

Sedia differisce da Sede che è più generica, da Seggio che è più nobile, da Seggiola che è più piccola, da Sedile , che è non solo artificiale, ma anche naturale, ed è più vasto, da Seggetta, che propriamente è sedia portatile con due stanghe, da Seranna che è fornita di schienale.

Deriva da Sedàrio, nome dei portatori della sedia papale; Insediare.


[http://es.thefreedictionary.com/]
Silla

1 Asiento para una sola persona, con respaldo y generalmente con cuatro patas.

— de ruedas Asiento que en lugar de patas tiene una rueda grande a cada lado y sirve para que se desplace una persona que no puede andar, o un enfermo para que no se canse.

— eléctrica Asiento que está conectado a la corriente eléctrica y que se usa para ejecutar a los condenados a muerte.

— gestatoria Asiento portátil en el que se sienta el Papa en ciertos actos solemnes.

2 Armazón de madera y cuero que se coloca sobre el lomo de un animal de montar y sirve para que una persona se siente y cabalgue cómodamente.

3 Cargo de un sacerdote en la Iglesia: el año pasado pasó a ocupar la silla episcopal.


[https://en.oxforddictionaries.com]
Chair

1.la separate seat for one person, typically with a back and four legs

2.(the chair)short for electric chair.

3.2the person in charge of a meeting or of an organization (used as a neutral alternative to chairman or chairwoman): she’s the chair of a research committee

4.the post of a chairperson: he was due to step down after a three-year stint in the chair

5.a professorship: he held a chair in physics

6.4chiefly British a metal socket holding a rail in place on a railway sleeper.


[http://www.le-dictionnaire.com]
Chaise

Nom féminin singulier, siège ayant un dossier mais pas d'accoudoirs mecanique support de l'arbre de transmission.
Expressions:
entre deux chaises
-dans une situation inconfortable
vie de bâton de chaise
-vie agitée de fêtard
faire la chaise
-composer un berceau en entrelaçant les mains de deux hommes.





20 ottobre 2018

I nomi

Sedia  /'sɛdja/ [italiano]
anticamente sieda, nei dialetti cadrega, carega, scranna, seggia, seggiola.
Chair  /ˈtʃɛər/ [English]
Chaise  [French]
Stuhl   /Stühle/  [German]
Silla [spagnolo]
 席 [cinese]
كرسي  [arabo]
СТУЛ [russo]
Stol [norvegese]  



per una rapida occhiata all'etimologia dei termini rimando ad un mio articolo